ANTICHI EUROPEI: NERI DAGLI OCCHI AZZURRI E BIANCHI DAGLI OCCHI BRUNI

Campioni di genoma raccolti da una dozzina di antichi europei ci rivelano che l’Europa era un melting pot dove agricoltori dagli occhi castani incontravano cacciatori dagli occhi azzurri.

Recenti studi dimostrerebbero che l’Europa venne popolata da tre gruppi distinti: Cacciatori-raccoglitori dagli occhi blu, giunti dall’Africa 40mila anni fa; agricoltori dal Medio Oriente; ed una nuova misteriosa popolazione proveniente dal Nord Europa e dalla Siberia. Questi risultati derivano da uno studio condotto su genomi di 8000 anni fa raccolti da un gruppo di cacciatori-raccoglitori: Un uomo rinvenuto nel Lussemburgo e sette trovati in Svezia; assieme al genoma di una donna, risalente a 7500 anni fa, rinvenuta in Germania.
Lo studio è stato condotto da Johannes Krause, dell’Università di Tubinga, in Germania eDavid Reich della Harvard Medical School di Boston, Massachusetts; ed è stato pubblicato sul sito web preprint biologia bioRxiv.org il 23 dicembre 2013. Niente è stato ancora pubblicato in peer-reviewed. Un secondo team, guidato da Carles Lalueza-Foxall’Università Pompea Fabra di Barcellona, in Spagna, pubblicherà presto i suoi risultati. Queste ricerche disegnano un ritratto dei primi europei con variazioni nel DNA non diverse da quelle che si riscontrano negli esseri umani moderni. Tanto per rendere l’idea, i due team di ricercatori hanno scoperto che i cacciatori-raccoglitori tra la Spagna e il Lussemburgo avevano pelle scura e occhi chiari; la donna rinvenuta in Germania invece aveva pelle chiara e occhi scuri. Sappiamo che entrambi i gruppi umani potevano digerire i graminacei, ma non il lattosio, caratteristica che avrebbero sviluppato i primi allevatori mediorientali.
Ma i colpi di scena non sono finiti. Come già accennato, un terzo gruppo umano proveniva dalle steppe siberiane. Vale a dire che 1/3 del nostro corredo genetico non deriva affatto da popolazioni di agricoltori e allevatori mediorientali, che scalzarono – più o meno “cortesemente” – tutti i popoli che incontrono lungo il cammino. Questo gruppo, che gli autori chiamano antichi eurasiatici settentrionali, sarebbe vissuto nelle alte latitudini tra l’Europa e la Siberia fino a qualche migliaio di anni fa. Tracce di questa popolazione sono state rilevate anche nel genoma di un bimbo siberiano di 24 mila anni fa. Il genoma del ragazzo conferma che gli eurasiatici settentrionali fossero strettamente imparentati con gli antenati dei nativi americani.

Queste scoperte sono un pugno allo stomaco contro secoli di pregiudizi e pseudoscienze razziali. Rappresentano anche un ottimo esempio di come diverse discipline (in questo caso la genetica, l’antropologia, la storia, ecc.) potranno essere combinate in futuro per migliorare le nostre conoscenze.