Studi ai raggi x sembrano confermare che gli ominidi venuti prima dell'Homo Sapiens potessero comunicare a parole. Gli scienziati del Centro di Ricerca Elettra di Trieste dicono di aver trovato il segreto del linguaggio nell'uomo primitivo. Ma altri studi portano a pensare che sapesse anche cantare e ballasse a ritmo di musica.
"PERCHE' non parli?" Avrebbe detto Michelangelo, secondo una leggenda, dopo aver finito di scolpire il Mosè e avergli dato una martellata sul marmoreo ginocchio. La stessa domanda se la sono posta anche gli antropologi moderni, ma non a riguardo la scultura di Michelangelo, bensì riferendosi agli antenati dell'Homo Sapiens. Da alcuni scienziati di Trieste la prima conferma su uno di loro: l'uomo di Neandertal sapeva parlare.

Proprio per questo, nel laboratorio Tomolab di Elettra, gli scienziati hanno sottoposto l'uomo di Kebara ad una microtomografia, una tecnica a raggi X che consente di riprodurre sezioni o strati corporei per effettuare elaborazioni tridimensionali con una risoluzione non raggiungibile dalla TAC convenzionale."A partire da queste ricostruzioni - Ha detto Lucia Mancini, esperta di imaging a raggi X che ha collaborato alla scoperta - i nostri colleghi australiani e canadesi hanno poi effettuato alcune simulazioni con la cosiddetta 'analisi degli elementi finiti', progettata in origine per studiare i materiali aereospaziali e capace di misurare le risposte biomeccaniche di un campione soggetto a determinate sollecitazioni".
I risultati dell'analisi sono stati sorprendenti: hanno mostrato infatti "significative analogie nelle performance micro-biomeccaniche in risposta alle stesse sollecitazioni" e quindi che l'uomo di Neandertal avesse teoricamente la capacità di parlare. I nostri risultati sui reperti confermano che l'osso ioide del Neandertal avesse lo stesso tipo di utilizzo e funzionamento dell'uomo moderno - ha concluso D'Anastasio - perciò pensare che avesse anche la stessa funzione sembra davvero la conclusione più ragionevole.
Ma ci sono anche altre evidenze che portano a pensare gli studiosi che Il Neandertal conoscesse il linguaggio: sembrerebbe infatti che i nostri antenati usassero dipingere le loro case e utilizzare resti animali come ornamento personale; tutte caratteristiche che fino a poco tempo fa veniva attribuite solo all'Homo Sapiens. "Forse i Neanderthal potevano anche ballare e cantare al suono della musica - ha aggiunto Claudio Tuniz, un altro scienziato coinvolto nello studio - come suggeriscono i nostri studi recenti sul flauto ricavato dal femore di un orso trovato in Slovenia in un sito che era frequentato dall'uomo di Neanderthal 60 millenni fa".
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